I sistemi per l’Energy Harvesting (EH) sono concepiti per recuperare dall’ambiente circostante piccole quantità di energia utili per alimentare autonomamente e in loco piccoli dispositivi elettronici o meccatronici (microprocessori, sensori, trasmettitori, ricevitori), evitando quindi la necessità di collegamenti elettrici di potenza e batterie. I dispositivi EH che raccolgono energia da vibrazioni meccaniche si basano generalmente sull’utilizzo di trasduttori piezoelettrici che trasformano l’energia meccanica vibrazionale in energia elettrica. I sistemi piezoelettrici di EH, sebbene impieghino una tecnologia conosciuta, rappresentano ancora un settore innovativo in quanto le applicazioni realizzate fino ad ora costituiscono esempi isolati, validi più a livello di sperimentazione che per impiego massivo e produzione industriale. Cominciano oggi a emergere alcuni prodotti commerciali, in realtà poco maturi e dal prezzo elevato, che in più presentano il problema di essere basati su trasduttori realizzati con composti di piombo molto inquinanti. Su questo punto, l’Unione Europea ha già dimostrato grande sensibilità, evidenziando le problematiche d’impatto ambientale dei materiali elettrici ed elettronici contenenti piombo, sia per i processi produttivi sia per lo smaltimento del prodotto a fine vita.
Gli obiettivi del progetto VERDE-PIEZO sono allora la messa a punto di un materiale piezoelettrico privo di piombo e ottimizzato per le applicazioni di EH, e lo sviluppo di un dispositivo risonante versatile in grado di essere adattato e impiegato per molteplici applicazioni in diversi settori: dalle macchine utensili ai mezzi di trasporto automobilistico, ferroviario e spaziale. Grazie alle competenze di esperti nello sviluppo di materiali piezoelettrici e di esperti nella progettazione e sviluppo di sistemi meccatronici vibranti, il progetto intende sviluppare dei prototipi da caratterizzare sperimentalmente in scenari applicativi reali, con l’obiettivo di una successiva fase d’industrializzazione.