SECURENODIG

Sviluppo futuro, affidabilità e sicurezza tecnologia No - Dig

Ricerca ed innovazione in ambito no-dig allo scopo di:

  • Ridurre le spese di scavo e l’impatto ambientale per cablaggi rispetto alle tecniche tradizionali
  • Aumentare la flessibilità della tecnologia in diversi contesti
  • Aumentare la sicurezza dei cantieri, a beneficio di tutti

A partire da test in laboratorio sul Georadar, eseguiti dal centro CITERA Sapienza – per le attività di localizzazione, ispezioni geologiche e guida remota della strumento di perforazione – si giungerà al trasferimento tecnologico testando sul campo le analisi effettuate

Descrizione del progetto

1. Analisi dell’indirizzamento tecnologico dell’innovazione No-dig (da mese 0 a 6)
Analisi impatto archeologico: ottimizzazione della progettazione dello scavo in contesti storici: trasferimento know-how al macchinario con il fine di renderlo “intelligentemente vedente” rispetto al
valore delle entità da perforare.
Pre-Analisi Sicurezza, economicità, impatto ambientale e miglioramento del controllo da remoto.
2. Sperimentazione in laboratorio delle nuove soluzioni No-dig (da mese 0 a 24)
Sviluppo in laboratorio della procedura di controllo remoto della testa della perforazione e stima del
miglioramento degli impatti ambientali/contenimento di costi e tempi degli scavi no-dig rispetto all’attuale
procedura standard (parametro di confronto: CO2 emessa per ogni m3 di tubo posato).
Tenuto conto dei risultati di laboratorio ottenuti, sperimentazione nel field con l’allestimento di un sito
riproducente tutte le caratteristiche geo morfologiche di una situazione di scavo no-dig reale.
3. Trasferimento tecnologico e dimostrazione sul campo (da mese 6 a 24)
Test di efficacia ed efficienza delle nuove tecnologie sperimentali su scavi di lunghezza pari a circa 500
metri: verifica del sistema composto dal trasmettitore e ricevitori (per prevedere una traiettoria virtuale
ottimale). Sperimentazione di tecniche per il contenimento dei costi e dei tempi di esecuzione del lavoro (in
considerazione della morfologia del terreno, dimensioni della fossa di lancio, percorso di perforazione che si
deve seguire, ecc.).

Risultati attesi

  1. Procedure di ispezioni GEORADAR con rilevazione GPS per la georeferenziazione centimetrica dei
    sottoservizi, al fine di individuare il canale di posa più agevole
  2. Elaborazione di modelli che prevedano la combinazione migliore di materiali e tecniche da
    utilizzare in relazione al contesto di riferimento (es. siti di interesse storico, archeologici o siti da
    bonificare)
  3. Monitoraggio costante dei percorsi più idonei da seguire, grazie all’utilizzo di sonde e opportuna
    strumentazione elettronica per rilevare l’esatta posizione della testa della perforatrice

 

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