Il 30 aprile apre un nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, dedicato allo sviluppo della filiera nazionale dei semiconduttori. Alla misura sono destinate le risorse del Fondo istituito dall’articolo 23, comma 1 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, che ha una dotazione di 3,292 miliardi di euro.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto di politica industriale che vede l’Unione europea impegnata a rafforzare la catena del valore continentale dei semiconduttori nel medio-lungo periodo, al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza del settore (“Regolamento sui chip” o Chips Act).
Le istanze per l’accesso alle risorse potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del giorno 30 aprile 2024.
A chi si rivolge
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che presentino programmi industriali comprendenti progetti di investimento produttivo, per la tutela ambientale e, eventualmente, progetti di ricerca e sviluppo.
Cosa finanzia
I progetti dovranno contribuire a uno degli obiettivi seguenti, o a entrambi:
- sviluppo dell’industria nazionale dei semiconduttori, nelle diverse fasi che ne compongono il processo di produzione;
- crescita e sviluppo tecnologico delle imprese appartenenti alla catena di approvvigionamento dei semiconduttori.
In linea con la disciplina dei Contratti di sviluppo, i programmi devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro.
Le agevolazioni possono anche essere riconosciute, previa notifica individuale del programma di sviluppo alla Commissione europea, sulla base degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, anche nel quadro del Chips act. La misura agevolativa intende, pertanto, supportare specifici progetti in grado di introdurre in Italia capacità distintive nella fabbricazione dei semiconduttori o nella produzione di apparecchiature o componenti chiave per la filiera continentale, cogliendo le opportunità offerte dall’iniziativa dell’Unione. Nel caso di programmi di sviluppo oggetto di notifica, potranno essere riconosciute tempistiche realizzative maggiori rispetto a quelle stabilite dalla disciplina ordinaria dei Contratti di sviluppo.
La sottoscrizione di uno specifico accordo tra il Ministero, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa s.p.a – Invitalia e l’impresa proponente è richiesta per i programmi di sviluppo che prevedono spese ammissibili di importo pari o superiore a 50 milioni di euro e quelli per i quali, indipendentemente dalla dimensione finanziaria dell’investimento, l’impresa richieda l’applicazione delle norme del Chips Act.
Agevolazioni concedibili
Le agevolazioni assumono la forma del contributo in conto impianti, del finanziamento agevolato, del contributo in conto interessi e del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).
Risorse disponibili
Alla misura sono destinate le risorse di cui all’articolo 1, comma 2, del DPCM 27 ottobre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4 dicembre 2023, n. 283, per un ammontare pari a 3,292 miliardi di euro.
Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazione
Le imprese devono presentare domanda in via telematica accedendo, a partire dalle ore 12.00 del 30 aprile 2024, alla piattaforma predisposta da Invitalia, che curerà l’istruttoria.
La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata sarà resa disponibile nel sito internet di Invitalia.
Documenti
- Decreto direttoriale 11 aprile 2024 – Apertura sportello
- DPCM 27 ottobre 2023 – Fondo per la ricerca e sviluppo della tecnologia dei microprocessori e l’investimento in nuove applicazioni industriali (gazzettaufficiale.it)
- Regolamento sui chip (commission.europa.eu)